Alberto DITRACI
Antonio CARBE'
Chiara GATTI
Dino VILLANI
Enzo DE MARTINO
Franco BINELLO
Franco FOSSA
Franco LOI
Gabriella NIERO
Gianni DAZZIO
Gianni PRE
Giorgio PILLA
Giorgio SEVESO
Gioxe DE MICHELI
Giulio GASPAROTTI
Giuseppe POSSA
Giuseppe PROSIO
Liana BORTOLON
Mafalda CORTINA
Maria Clara BOSELLO
Mario BORGESE
Mario DE MICHELI
Natale ZACCURI
Orfango CAMPIGLI
Paolo RIZZI
Pier Luigi VERRUA
Roberta AVALONE
Roberto MAIOGLIO
Tiziana CANITERO
Vera MENEGUZZO
Veronica MOLINARI

Gianni PRE


01-2000

"Ciò che soprattutto le importa è l'esprimersi in maniera diretta senza perifrasi e senza enfasi. Ed è la dolcezza e l'impulso dell'esistenza che le interessano particolarmente.  Carola Mazot sa benissimo che quando si è davanti alla tela si é senza difese, esposti al mistero di quanto potrà accadere. Il ritratto le è naturale come una manifestazione immediata di vitalità...."

Il passo appena riportato di Mario De Micheli sulla figurazione di Carola Mazot, ci fa intendere come risulti essenziale, diremmo decisiva, la libertà espressiva di questa pittrice dall'evidente matrice espressionista.

Segno e colore concorrono ad incidere e sintetizzare sulle tele o sui fogli, tranches paesistiche, nature morte, figure umane scarne, spigolose, scavate nella magra materia cromatica. Bianchi, neri, grigi, ocre, blu innervati tra dissonanti contrasti, a rapide sciabolate, come se l'artista volesse riprodurre, nei tumultuosi flash della visione, il nocciolo di una connotazione psicologica, il fulmineo resoconto di un frammento della Natura o di una vicenda.

È per questa ragione che i suoi scenari, i suoi soggetti e i suoi personaggi scorrono davanti ai nostri occhi simili a mosse istantanee di un mobilissimo obbiettivo della percezione, acquistando un dinamismo che non ha pause, come per seguire, in un turbine di temerarietà o di paura, di dolcezza o di rabbia, di vitalità o di sfacelo, l'incessante quanto contrastante fluire dell'esistenza.